Non è decisamente un buon periodo, questo, per AstraZeneca. Il colosso farmaceutico è finito nel mirino, nel corso degli ultimi mesi, per i rischi collegati all’utilizzo del vaccino, che nei vari Paesi occidentali è stato via via sconsigliato ad alcune categorie specifiche e, in generale, è stato accompagnato da forti apprensioni. E ultimamente ancora nei guai a seguito del flop di un nuovo farmaco anti cancro, che non ha dato i risultati sperati. Come riportato da Linda Di Benedetto sulle pagine di Panorama, infatti, l’azienda anglo-svedese ha registrato un nuovo tonfo in borsa, facendo registrare un -4,9% sui titoli azionari. Tutta colpa dell’insuccesso del “Datopotamab deruxtecan“. Ecco, nel dettaglio, cosa è andato storto. (Continua a leggere dopo la foto)
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La pillola, stando ai risultati dei test, ha dato dei risultati “statisticamente significativi”, con un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard. Per gli analisti, però, il beneficio non è quantificato e non è stata definita la sua significatività clinica. In sostanza, i risultati non hanno convinto gli esperti e sono stati anche riscontrati preoccupanti effetti collaterali. (Continua a leggere dopo la foto)

“Gravi effetti collaterali”. Bufera sul nuovo farmaco AstraZeneca
La stessa AstraZeneca ha confermato il verificarsi di alcuni “eventi di grado 5”, formula che come spiegato da Panorama viene utilizzata per indicare i decessi. Fabrizio Pregliasco, uno dei virologi diventati più famosi durante la pandemia in Italia, ha commentato a sua volta: “Si stratta di un anticorpo monoclonale immunizzato anti-TROP2 per i pazienti con un tumore al polmone (NSCLC) in stato avanzato o metastatico. È un approccio interessante ma gli esiti dello studio non hanno rispettato le aspettative”. (Continua a leggere dopo la foto)

L’avvocato Gianluca Cambareri, esperto in diritto commerciale e finanza dello studio Tonucci&partners, ha spiegato a Panorama: “AstraZeneca, come altri colossi della farmaceutica, risente delle notizie negative che si riversano sui titoli azionari in borsa. Il rumor di uno studio sul quale si è investito tanto e che non ha dato i risultati sperati ha finito per incrementare la vendita di azioni, com’è accaduto quando sono crollate le azioni del vaccino anti-Covid”.