L’Unione Europea tira dritta per la sua strada, convinta della bontà delle proprie decisioni. A partire da quella sulle case “green“: secondo le eminenze grigie di Bruxelles, sarà necessario ristrutturare almeno la metà del patrimonio immobiliare italiano per fermare l’innalzamento delle temperature. Un tema che sta mettendo in forte imbarazzo il governo Meloni e che tiene in apprensione, comprensibilmente, le famiglie, preoccupate dalle possibili spese dell’operazione. Come spiegato da Sergio Giraldo sulle pagine della Verità, in questa fase interlocutoria c’è anche chi ha già messo le mani avanti. Nelle ultime settimane ha iniziato a circolare una proposta di Confindustria Assoimmobiliare relativa alla creazione di un mercato di sostituzione, ovvero una sorta di “rottamazione degli immobili”. (Continua a leggere dopo la foto)
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In sostanza, come spiegato dalla Verità, “i grandi proprietari immobiliari venderebbero case nuove, di classi energetiche alte (A, B e C) ricevendo in permuta le case e gli appartamenti nelle classi energetiche più basse. In questo modo sarebbero le grandi società immobiliari a investire nelle ristrutturazioni, per poi rivendere le abitazioni una volta a norma”. (Continua a leggere dopo la foto)

Una proposta che, però, ha sollevato anche parecchi interrogativi. Innanzitutto, un simile meccanismo potrebbe far precipitare il valore delle case da permutare e innalzare, di contro, quello delle abitazioni delle classi energetiche più alte. Inoltre c’è il dubbio sul ruolo dello Stato, ancora non meglio definito, in questa operazione. (Continua a leggere dopo la foto)

Ci sarebbero, poi, problemi sociali non di poco conto: chi abita nei centri cittadini, in abitazioni non certo efficienti dal punto di vista energetico, sarebbe costretto a spostarsi altrove, con tutte le conseguenze del caso. Nel nostro Paese, tre quarti delle case sono di chi le abita. L’idea di sradicare persone dalle proprie abitazioni per mettersi nelle mani della finanza immobiliare suona per questo, dalle nostre parti, ancora più agghiacciante.