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L’Europa vuole chiudere un’altra eccellenza italiana e i suoi 3000 dipendenti: “È un assedio”

Pubblicato il 27/06/2023 11:43 - Aggiornato il 30/06/2023 11:30
D'Amato assedio Europa packaging

L’Europa mette nel mirino un’altra eccellenza italiana. Nel suo demoniaco e ben congegnato piano per distruggere l’Italia, l’Ue procede con un altro passo. Stavolta tocca a un fiore all’occhiello del riciclo. Un’azienda che da oltre 60 anni produce imballaggi per alimenti tutelando l’integrità del cibo, la salute dei consumatori e il pianeta. Un’azienda che nel suo settore è leader in Europa e nel mondo per innovazione e sostenibilità e che ha 3000 dipendenti. La sede centrale? A Napoli. Con altre 14 piattaforme produttive in Italia, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Stati Uniti. Il presidente è Antonio D’Amato, che è anche il presidente della European Paper Packaging alliance che produce imballaggi in carta e riforesta assorbendo il 20% della CO2 prodotta nell’unione Europea. Ma all’Europa questo non va bene. “Il primo punto di criticità riguarda il fatto che la proposta penalizza gli imballaggi riciclabili a favore di prodotti riutilizzabili o della loro eliminazione completa. La Commissione nega tutte le evidenze scientifiche sul migliore impatto ambientale del packaging monouso riciclabile”. (Continua a leggere dopo la foto)
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E perché all’Europa non va bene? Semplice, perché l’azienda è italiana. A lanciare l’allarme è Antonio D’Amato, che si scaglia contro una proposta di regolamento dell’Unione Europea sul packaging che vieterebbe gli imballaggi al riciclaggio sostenendo che danneggerebbe l’industria agroalimentare e aumenterebbe i rifiuti e le emissioni di CO2. Un bel paradosso. E un vero e proprio assedio. Spiega a RadioRadio: “Il tessuto industriale italiano si distingue per la sua capacità di innovazione che altri Paesi non hanno. Grazie a queste caratteristiche, l’Italia può vantare una forte leadership internazionale. Mi rendo conto ormai della frattura insanabile che si va creando tra un certo mondo politico e il mondo degli industriali che tutti i giorni incontro per consulenza in materia strategica”. (Continua a leggere dopo la foto)
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D’Amato denuncia l’assedio dell’Europa con il folle regolamento sul packaging

Attacca ancora D’Amato denunciato l’assedio dell’Europa con il regolamento sul packaging: “Mi rendo conto parlando con gli imprenditori, che hanno perso la fiducia nelle istituzioni e in modo particolare nelle istituzioni europee perché c’è una frattura insanabile tra gli interessi delle grandi corporation, delle grandi società. Soprattutto quelle che hanno interessi di natura finanziaria e invece il tessuto produttivo della piccola e media impresa italiana che, a mio modesto parere, dev’essere valutato e difeso prima di ogni altra ideologia. La logica del provvedimento sembra ispirato ai principi della de-industrializzazione e della decrescita felice, ma non tiene conto del sistema d’eccellenza italiano, che negli anni ha sempre innovato”.

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