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“Uguaglianza e diritti garantiti”. La retromarcia delle virostar: così riscoprono le cure che hanno negato

Pubblicato il 01/08/2023 09:25

Per mesi e mesi, mentre esplodeva l’emergenza Covid e il mondo si interrogava sulla natura e sulle origini di quel virus mai visto prima, abbiamo assistito agli interventi decisi di scienziati e virologi, tutti concordi: seguire i protocolli dettati dal governo e ignorare qualsiasi voce fuori dal coro. Soltanto oggi, a oltre un anno di distanza, la verità sta finalmente venendo a galla, insieme alla conferma degli errori commessi. Con tanto di tacita retromarcia degli esperti in camice bianco, che pur senza recitare il mea culpa stanno rivedendo in fretta le rispettive posizioni. Nelle ultime ore, la biologa Antonella Viola ha sottolineato quanto sia importante l’investimento dello Stato nella sanità pubblica. Peccato però che, in tempi non troppo remoti, proprio i medici siano stati i primi a muoversi in direzioni molto diverse. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Uguaglianza e diritti garantiti”. Le virostar riscoprono le cure

Come sottolineato da Gustavo Bialetti sulle pagine della Verità, infatti, “ai tempi del Covid quelli come Viola avevano teorizzato che fosse giusto impedire alla gente di curarsi, mentre tumori e infarti passavano in secondo e terzo piano”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Sulle pagine della Stampa, Viola ha enunciato una serie di principi: “Non può esistere una vera democrazia senza uguaglianza nei diritti essenziali dei cittadini”. Tutto giusto: è importante difendere il diritto alle migliori cure possibili per ogni paziente, indipendentemente da reddito e Regione di appartenenza. “Una battaglia da combattere tutti insieme” per la biologa. Oggi, quindi, si riscopre l’importanza delle cure. Ma dal 2020 è stata resa la vita impossibile a tutti quei medici che avevano provato a salvare vite umane allontanandosi dai protocolli ufficiali (inefficaci). (Continua a leggere dopo la foto)

Come sintetizzato dalla Verità, “la persona torna al centro dopo che un regime sanitario tanto ottuso quanto mediocre ha consigliato per mesi tachipirina e vigile attesa. E parla di cure chi, per tutta la pandemia, ha sostenuto che i vaccini fossero l’unica salvezza.

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