
Ma voi ci pensate al fatto che ancora oggi, nonostante le continue scoperte scientifiche, l’analisi dei dati, le inchieste giornalistiche e quelle dei magistrati, ancora è un tabù dire la verità sul vaccino? E ci pensate a cosa sono riusciti fare i governi pandemici sfruttando l’arma della paura? Non ci stancheremo mai di dirlo, non ci stancheremo mai di parlare di questo oltraggio. E per farlo oggi riprendiamo alcuni passi di una bellissima per quanto amara riflessione di Silvana De Mari su LaVerità. Scrittrice, blogger e autrice di liberi per ragazzi, De Mari è laureata in medicina. Nel suo contributo per il giornale diretto da Maurizio Belpietro scrive: “Di fronte a un pericolo mortale o ritenuto tale, rispondiamo in maniera emotiva, sospendendo la razionalità. In condizioni di paura si attiva il sistema dell'”attaccamento”. Il bambino spaventato si attacca al genitore, va a farsi prendere in bracciò. L’adulto spaventato si attacca da un lato all’autorità, l’autorità politica e l’autorità culturale, chiunque sia esperto o sia dichiarato tale, e dall’altro al gruppo, cioè alla maggioranza“. È quello che è accaduto con la narrazione sul Covid e sul vaccino. I risultati? (Continua a leggere dopo la foto)
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Analizza la scrittrice Silvana De Mari: “Quando è invaso dalla paura, il cervello è infinitamente più soggetto alla suggestione; è portato ad eseguire ordini di autorità o supposte tali, ad aggregarsi alla maggioranza che esegue questi ordini, anche se gli ordini sono contraddittori o palesemente insensati. È quindi la paura il più grandioso mezzo di controllo sui popoli“. E dunque ecco lo stato di emergenza, la revoca dei diritti elementari del cittadino, la sospensione della democrazia, l’imposizione di farmaci sperimentali. Il vaccino, appunto. La scrittrice mette dunque in guardia dalla prossima emergenza con cui ripeteranno (già le avvisaglie le scorgiamo) il modello Covid: l’emergenza climatica. “Covid e riscaldamento globale sono due facce della stessa medaglia: un’emergenza creata a tavolino e smentita dalla realtà”. Con l’autunno, del resto, sarà più difficile attribuire al caldo eccessivo il drammatico boom di morti improvvise di cui denunciamo ogni giorno i numeri sconvolgenti e la causa. (Continua a leggere dopo la foto)
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Vaccino, Silvana De Mari e la riflessione sull’arma della paura
Guardando indietro, Silvana De Mari ricorda che “bisognava iniettare un farmaco in fase sperimentale e non è stata fatta la vigilanza attiva. Sono state boicottate le cure domiciliaci e le terapie che conoscevamo dal 2003 per la prima Sars, in cambio di cure che non funzionavano: tachipirina, vigile attesa e intubazione. Il numero dei morti è stato esasperato, l’Istat calcolava come morto per Covid qualunque decesso con tampone positivo, allo scopo di terrorizzare e imporre l’inoculazione di un farmaco che non è un vaccino”. Un piccolo gruppo di virologi, come oggi di climatologi, viene dichiarato “l’unica e vera scienza”. Tutto il resto è fake news. Coloro che, dati alla mano, osano contraddirli, sono trattati da mentecatti e cialtroni. Vedi Burioni. E così tentano ancora di nascondere la verità. Ma sta uscendo fuori, e l’uomo, prima o poi, riesce a vincere la paura. E a rivedere la luce.
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