“Non possiamo non segnalare pubblicamente quello che ormai da tempo accade presso l’isola ecologica di Lamezia Terme. Sono tantissimi i cittadini che hanno segnalato alla nostra segretaria, una palese violazione della legge. Alle persone che si recano presso l’isola ecologica per disfarsi di oggetti che non servono più viene chiesto il Green pass. Molti sono i cittadini legittimamente sprovvisti della certificazione verde a cui viene sistematicamente negato l’accesso presso la piattaforma”: lo scrivono in una nota i rappresentanti di Italexit con Paragone di Lamezia Terme.

“L”isola ecologica è un luogo pubblico tra le altre cose all’aperto” si puntualizza nella nota “pertanto negare l’accesso ad un cittadino che civilmente vuole disfarsi di oggetti che non servono, rientra nella casistica penale di un abuso di potere d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, in netto contrasto con le linee guida emanate dall’ultimo dpcm e dal decreto n. 127 del 2021”.

“All’interno recita: ‘L’accesso senza verifica del green pass vale solo per l’utente degli uffici pubblici che vi entrano per fruire di un servizio dell’amministrazione erogatrice’. Oltre che a violare la libertà in questo modo l’amministrazione comunale paradossalmente incentiva l’anarchia”, si legge ancora nella nota, ripresa anche da Calabria7.it.

Italexit chiede dunque al sindaco Paolo Mascaro di “rimuovere immediatamente questa distorsione, avviando una indagine interna per capire se l’operatore in servizio presso la piattaforma abbia agito di propria iniziativa o invece per come crediamo noi, abbia ricevuto un ordine sbagliato da parte del dirigente di turno. La questione sanitaria non deve mai e poi mai travalicare i dettami della legge e soprattutto invitiamo coloro che svolgono una funziona pubblica a non dimenticare mai un aspetto che in tanti hanno oramai dimenticato, ovvero l’umanità”.